Curricoli
(Indicazioni Nazionali per il curricolo, 2012)
Il curricolo può essere definito come uno strumento di organizzazione dell’apprendimento, frutto di un lavoro collettivo, interno alla scuola, di “traduzione” delle Indicazioni Nazionali, valide come riferimento normativo su tutto il territorio nazionale, in modalità di lavoro attuabili e contestualizzate, flessibili ma al tempo stesso utili come traccia “strutturante”, per una didattica ben articolata e orientata all’acquisizione di competenze.
La progettazione del curricolo, costruito collegialmente e localmente, è un’occasione preziosa per stringere un patto tra professionisti diversi all’interno della scuola, nonché tra scuola e territorio, facendo della realtà locale un ambiente che diventa comunità educante. È anche un’occasione per il corpo docente per rinnovare la riflessione sulle proprie convinzioni e scelte didattiche, sulla necessità di stabilire una coerenza tra prassi quotidiane e Indicazioni ministeriali, nell’ottica di una didattica generativa, orientata alla costruzione di competenze.
Progettare un Curricolo Verticale significa valorizzare al massimo le competenze dei professionisti che lavorano nei diversi gradi della scuola, chiedendo loro di lavorare insieme con flessibilità e reciproca curiosità, e al tempo stesso dare massima fiducia agli studenti, immaginando per loro un percorso che tenga conto del bagaglio di competenze che gradualmente vanno ad acquisire, tra elementi di continuità e necessarie discontinuità.
Progettare insieme un Curricolo Verticale non significa quindi solo dare una distribuzione diacronica ai contenuti didattici. Significa progettare un percorso unitario scandito da obiettivi graduali e progressivi, che permettano di consolidare l’apprendimento e al tempo stesso di evolvere verso nuove competenze. Come? Imparando a lavorare in sinergia e contaminando modalità didattiche fino ad oggi di appartenenza esclusiva dell’uno o dell’altro grado scolastico.