Incontro con l'Autore: Mathilde Bonetti

Cieli di piombo

Presentazione del libro "Cieli di piombo" della scrittrice milanese Mathilde Bonetti

Martedì 9 gennaio alcune classi terze del nostro Istituto hanno partecipato all’incontro con l’autrice Mathilde Bonetti, al suo primo romanzo storico.

Scrittrice prolifica, ha all’attivo oltre ottanta libri di cui circa la metà per bambini e ragazzi.

Per questo romanzo ha unito l’indispensabile fantasia a un approfondito e accurato lavoro di ricerca volendo essere il più fedele possibile alla realtà storica dell’aviazione di più paesi europei, alle scelte di capi di stato, al comportamento dei singoli.

La scrittrice ha raccontato come sia nata l’idea di scrivere Cieli di Piombo, un desiderio nato in lei fin da quando appena undicenne i genitori la portarono a visitare un campo di concentramento; ha parlato del lungo periodo trascorso per il reperimento di dati storici utili; ha messo in risalto le proprie emozioni provate durante la scrittura del romanzo.

Nell’aula magna si è parlato della Polonia stretta tra la morsa tedesca e quella russa; dei bombardamenti durati quasi due mesi nei cieli di Londra, della vita più tranquilla nelle cittadine inglesi così come della Danimarca invasa dai tedeschi; degli avvincenti, quanto pericolosi e carichi di adrenalina, combattimenti aerei sulla Manica; delle emozioni forti provate dai piloti nei campi di aviazione prima di ogni decollo.

I ragazzi sono stati così portati, attraverso un romanzo storico, in pagine che parlano di tutta la Storia del 1939-1945, degli errori, dell'orrore, del dolore, di tutti i colpevoli e di tutti gli innocenti ma anche in un intreccio delle esistenze di singoli individui.

Sono emersi i sentimenti di speranza, emozione, odio, amicizia, solidarietà, e soprattutto, della profonda riflessione che ciascun personaggio compie.

Nel romanzo è infatti presente un continuo confronto con sé stessi, un intenso guardarsi dentro, interrogarsi, scavare non per assolversi ma prima di tutto per conoscersi e conoscere i propri sentimenti, i propri limiti e la propria forza.

Sono state lette alcune righe di diversi capitoli del romanzo per portare l’attenzione su determinati aspetti: la possibilità o meno di avere la pluralità dell’informazione; assumersi la responsabilità delle proprie azioni; non lasciarsi andare né alla disperazione né all’odio; trovare la forza di esser capaci di un sorriso, di una parola buona, di perdonare.

La professoressa Francesca Compagnucci ha proposto la presentazione di “Cieli di piombo” ai giovani di queste due classi per parlare della Storia, militare e umana durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche per far nascere un parallelo con l’attualità che ha riportato la guerra nella vita quotidiana in Ucraina, in Israele e in Palestina (ricordando le guerre ‘dimenticate’ in Siria, Yemen, in alcuni stati dell’Africa o dell’esistenza nel mondo di popolazioni che sono costrette a vivere con una libertà limitata a causa di regimi totalitari).

Gli studenti sono stati sollecitati a riflettere su ciò che significa guerra nella totalità del termine: non poter più sentirsi al sicuro, avere problemi per trovare il cibo, perdere persone care, distruzione delle abitazioni. Elementi che portano un inevitabile e imprevisto, quanto terribile, stravolgimento della quotidianità.

E, in un parallelismo più ampio, arrivare alla consapevolezza che i capi di stato e i militari conducono la parte ‘attiva’ dei conflitti, ma determinante è la volontà e l’atteggiamento di ogni persona.